mercoledì 10 dicembre 2008

L'ENERGIA DELLE POESIE DIPINTE


Post aggiunto da Margye il 9 dicembre 2008 alle 21:00





L'energia delle poesie dipinte:L'arte che cambia la vita.
A volte capita di crogiolarsi nella paura dell’inutilità e della mancanza di fiducia nelle proprie capacità ma proprio quando non si intravvede via di uscita può accadere qualcosa di assolutamente inaspettato ma in grado, al tempo stesso, di cambiare le direttive di partenza.
Ed è in sostanza ciò che è capitato a Carmen Auletta l’8 Dicembre quando nella sua vita artistica ha fatto capolino Roxelo Babenco, grande esperta e organizzatrice di eventi legati all’arte, come ad esempio “Il Rinascimento Virtuale” che si svolge a Firenze contemporaneamente a Second Life.
Carmen Auletta, una donna, una madre, un esempio di vita e coraggio... conosciuta attraverso i sipari Second Life racconta la sua storia...
Poliomielitica dall’età di sei mesi e solo a tre anni e mezzo impara a camminare ma zoppicando. Di contro è proprio a passo spedito e testa alta che affronta le diverse problematiche familiari e non, che la vita le ha posto di fronte.
Negli ultimi 5 anni è subentrata una trombosi alla gamba che ha interessato anche i polmoni, ha perso l’arto già duramente colpito dalla polio e oggi è viva per miracolo. Difficile stare seduta per più di mezz’ora perché la gamba si gonfia e rischierebbe una nuova trombosi con conseguenze letali e in piedi non più di un quarto d’ora perché affatica la schiena e l’altra gamba. L’unica soluzione è rimanere a letto il più possibile... e da lì creare una postazione da cui ispirarsi e rifuggire l’oscurità dei pensieri e della commiserazione. Una sorta di ribellione all’impotenza di vivere una vita normale, attraverso l’uso del pc e dell’espressione poetica. Varie le tematiche affrontate artisticamente, l’amore, la depressione, i sogni e via via una maggiore attenzione introspettiva che le permette di sviluppare in modo più capillare i sentimenti profondi.
Ma le emozioni le provocano un terremoto interiore difficile da governare, come se la voglia di esprimere non si riuscisse a saziare attraverso il solo uso delle parole, ed è proprio con la poesia Velo rosso che questa necessità trova la soluzione attraverso il dipinto. Mai fino a quel momento Carmen Auletta avrebbe pensato di utilizzare gli acquerelli, eppure nell’incontro penna-pennello ha trovato la giusta dimensione dell’espressione è come se le immagini fossero in un certo senso il completamento descrittivo delle parole. Da qui nasce la mostra poesie dipinte ed è il chiaro risultato di una persona che pur afflitta nella sua fisicità ha fatto dell’energia positiva un monito per rifuggire dal buio e curare le ferite dell’anima.
Emozioni e passioni che dopo la visita che la stessa Roxelo ha compiuto attraverso le mostre permanenti di Carmen Auletta su Second Life, fanno emergere che una donna di così grande talento non potesse non avere la possibilità di esprimersi in “Rinascimento Virtuale”, un evento mette in luce la sinergia tra virtuale e reale e che al momento sta riscuotendo notevole successo.
Proprio da questa carica molte persone hanno trovato il pungolo per dare senso e dignità alla propria esistenza anche nelle condizioni più estreme. La stessa Carmen Auletta ha più volte affermato: “... sembrerà assurdo ma ritengo che la malattia mi abbia giovato, sento di avere ciò che ad altri manca ovvero il tempo per se stessi . Prima anche io ero presa dalla frenesia quotidiana, e mi sentivo anche insoddisfatta ed esausta. Solo con il tempo ho capito che vivere nella semplicità è un grande guadagno.” Carmen Auletta è una donna ricca di risorse il suo modo di reagire alla vita l’ha resa a suo dire anche una persona felice, forse di più ora che fisicamente sta peggio... è felice di dare un senso alla vita degli altri e soprattutto delle sue figlie che la reputano una madre attenta, che sa ascoltare e consigliare a differenza di altre e questo non fa’ che ricondurre alla tematica dei valori che in una società come la nostra sono carenti ma ricercati come fossero oro al bisogno di reagire ai contesti esterni facendo appello alla forza interiore di cui ognuno di noi è dotato. Ed è così che Carmen Auletta ha dato una risposta alle sue insicurezze... avvalorando la sua continuità lavorativa nel mondo artistico.

--------------------------------------------------------------------------------

Cenni Biografici
Carmen Auletta, poliomielitica dall’età di sei mesi e solo a tre anni e mezzo impara a camminare ma zoppicando. Di contro è proprio a passo spedito e testa alta che affronta le diverse problematiche familiari e non, che la vita le ha posto di fronte. Difficile avere fissa dimora, infatti la sua adolescenza è vissuta tra le mura della nonna paterna e il collegio, in completa assenza della figura materna e fino ai 6 anni di quella paterna. Fu solo in seguito che il padre decise di fare capolino nella vita di Carmen regalandole la famiglia che non aveva mai avuto. L’idillio fu di breve durata perché all’entusiasmo di un padre ritrovato si alternava la figura di una matrigna gelosa, insofferente per la presenza di Carmen e in grado di infliggere punizioni corporali degne di insensibilità. Tutto ciò dava, ovviamente, luogo a discussioni e litigi in famiglia fino all’arrivo tanto desiderato della nonna che fortunatamente non tardò e che modificò nuovamente il percorso e gli affetti di Carmen. Si apriva un nuovo capitolo anche se la depressione e la sofferenza si erano già fatte ampiamente strada nella sua vita di bambina, l’unica soluzione forse poteva essere rifugiarsi in un mondo nuovo perdendo così ogni contatto con la realtà e con le persone care, i cui incontri con il tempo si sono andati comunque diradando. Carmen aveva creato, così, una realtà parallela anche in collegio ove la sua diversità la rendeva unica e al tempo stesso emarginata dal resto, incompresa anche dal punto di vista scolastico finchè il complimento di un’insegnante esclamato a gran voce le permise di uscire dal tunnel dell’isolamento. Fu un vero e proprio terremoto dell’anima che la scosse per sempre allontanandola dall’apatia e dall’indifferenza e regalandole un nuovo punto di partenza: l’autostima.

Nessun commento:

Posta un commento