Ed eccomi
qui! Sono Baby Pooley, membro del gruppo Pyramid Café con sede a
Solaris, land che accoglie moltissime e stimolanti attività
culturali e artistiche, per raccontarvi l’esperienza dell’evento
Second Life in Fantasy gemellato con la prima edizione
del Salerno in Fantasy, manifestazione che si è svolta a
Salerno dal 29 al 31 agosto scorso.
Questa
prima edizione, svoltasi nel Parco del Seminario una location che
domina su tutto il meraviglioso Golfo di Salerno, è stata molto
entusiasmante e ha goduto di una vasta partecipazione da parte di
grandi e piccini. Un vero e proprio banco di prova per sondare il
terreno in vista di una replica l’anno prossimo peraltro già
confermata visti gli ottimi riscontri ottenuti e alla quale già
siamo stati riinvitati a partecipare con la nostra comunità virtuale
.
Inutile
dirvi che dal momento in cui si oltrepassava l’ingresso del Parco
si veniva catapultati in piena ambientazione Fantasy e ci si poteva
deliziare nell’ammirare figuranti in abiti d’epoca con le loro
rappresentazioni di balli, duelli e giochi nonché stands dedicati
alla lettura, all’oggettistica e ai giochi da tavolo. Una vera
gioia sia per gli adulti, che in quel mondo aprivano un varco
temporale sui loro stessi ricordi e la loro infanzia, sia per i
bambini e i ragazzi per i quali l’immergersi in tanta fantasia
costituiva una vera e propria chicca per la loro giovane e fervida
mente.
Tra i
vari stands anche quello del nostro gruppo, Second Life in Fantasy,
che dal mattino fino alla sera proponeva tours virtuali in varie
lands Fantasy con i loro giochi di ruoli (come ad esempio
Silmarillion, Città libera di Meatraw Harry Potter, Midgar, Mystara
e altre) alternandoli a percorsi didattici in cui si veniva
accompagnati ora da Leonardo Da Vinci, ora da Gandalf o da Gollum nei
laboratori di biologia, chimica e fisica, o assistendo a mostre
d’arte, concerti live per arpa o a lezioni di magia (building) in
diretta.
Il
programma, disponibile sul mio blog completo di Slurl (
http://babypooley.tumblr.com/
), è stato vario e nutrito e ha percorso in lungo e in largo il
mondo di Second Life proponendo allo spettatore incuriosito, un
assaggio del fantastico mondo virtuale, un contenitore tutto da
esplorare e dal quale lasciarsi intrigare per la sua bellezza e per
le sue infinite possibilità di sviluppo di progetti e idee
realizzabili in qualsiasi ambito, da soli o in gruppo.
L’evento
ha avuto a mio avviso una duplice valenza positiva: una all’interno
di Second Life, l’altra non meno importante, in Real Life.
In Second
Life perchè ha visto la partecipazione di tantissime lands e
persone che in nome di concetti chiave come la creatività e la
fantasia sono stati lieti di dedicare il loro tempo a questo
evento-ponte con la Real Life. Infatti, a prescindere dalla valenza
sociologica, in qualità di osservatrice delle dinamiche sociali che
si muovono inworld, ho colto qualcosa di unico e impagabile:
l’entusiasmo di tutte le persone coinvolte!
Il sapere
che tutti si siano divertiti, nonostante il tempo e l’impegno
richiesto, mi ha davvero molto gratificato. Far proprio l’entusiasmo
e la scelta di abbandonare aride e sterili posizioni di negativa e
insulsa competitività che a volte aleggia anche in ambienti
virtuali, è a mio avviso la strada più giusta che può stimolare a
fare sempre meglio e anche a valorizzare quello che di bello nel
mondo virtuale ognuno è riuscito a realizzare. Lì, tutti abbiamo la
libertà di apporre la propria firma, contribuendo al suo
miglioramento ma anche arricchendo noi stessi in termini di
emozioni, creatività e stimoli.
L’altro
aspetto positivo è che l’aver creato questo ponte con la Real
Life, ha permesso di condurre per mano le persone presenti
all’evento nel nostro mondo, a loro completamente sconosciuto
permettendo loro di chiedere informazioni e suscitando molto
interesse ma al contempo un visibile stupore. Infatti, ciò che a
loro sfuggiva era il contesto sociale al suo interno. Facevano tutti
fatica ad immaginare che costituiamo una società, che per quanto di
nicchia, è strutturata con dinamiche sociali proprie, naturalmente
simili a quella della società in Real, ma per loro impossibile a
prescindere perchè non vera. A quel punto mi voltavo verso Viviana
Capraro aka Yaia Nishi, presente con me in quest’avventura e
dicevo alla persona con la quale stavo intrattenendomi: “Le sembra
non vera questa mia amica?”
Second Life non è un
arido video-game bensì un laboratorio dove sperimentare tutto ciò
che si vuole, dall’ambito affettivo a quello creativo.
In ambito didattico
poi, la versatilità di Second Life o delle altre piattaforme
virtuali, non ha eguali.
Tutte rappresentano uno
strumento potenzialmente adatto all’apprendimento di tutte le età,
inclusi i casi di bambini affetti da deficit di attenzione che,
potrebbero apprendere giocando con un loro docente opportunamente
travestito dal loro super-eroe.
La grande comunità di
Second Life è un patrimonio sociale e non solo. Ha una valenza
inestimabile e chi ha la fortuna di conoscerlo può impegnarsi nel
processo di decostruzione dello stereotipo negativo costruito in
tanti anni dai mass media, allo scopo di portare le sue potenzialità
e la sua versatilità nella vita di tutti in vista di un
arricchimento cognitivo ed emotivo.
Ringrazio qui, ancora
una volta non solo tutti i membri del gruppo Second Life in Fantasy
altri per aver sostenuto con me questa iniziativa che ha catturato
tantissimi sorrisi sia in RL che in SL.
Un grazie ancora a
tutti gli amici di Second Life innumerevoli, italiani e stranieri e
quelli del Salerno in Festival in particolare Giulio Iannece
organizzatore del Salerno in Fantasy.
Baby e Yaia nello stand
Second Life in Fantasy
Interesse all’interno
dello stand
Pubblico del Salerno in
Festival
Con Salahzar Stenvaag
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