Prendete un po' di gente con i sogni in tasca e le poesie nel cassetto. Fatele sognare ideali di fratellanza suggerendo che aprendo il cassetto quei sogni possono realizzarsi. Almeno per una sera. Quella sera. La sera del 1 marzo, in cui nella rinata land di Solaris sono rinate le speranze di aiutare un amico in difficoltà.
Poesie all'asta. O forse poeti all'asta. Ma che importa, se il ricavato va a riempire il salvadanaio della solidarietà? Si è trattato di un altro evento della serie "Save Lapsus" che tanto successo sta avendo nel metaverso, segno che aiutare ed aiutarsi non sono ipocriti esercizi di buonismo o snobistiche manifestazioni di protagonismo, come pur qualcuno ha insinuato.
Si tratta soltanto di tendere la mano ad una persona che ne ha bisogno, possibilmente divertendosi, inevitabilmente emozionandosi. L'idea, mia e di Viola Tatham, è stata quella di un contest poetico con il tema - manco a dirlo - della solidarietà, ma senza votazioni e senza giuria, con il solo apporto delle offerte del pubblico per "aggiudicarsi" le poesie che venivano lette in qualche caso dagli stessi autori, altre volte da Viola, anima della manifestazione, o anche dall'ottima banditrice Alice Mastroianni.
I brevi ed estemporanei commenti del sottoscritto cercavano di rendere più vario ed interessante l'evento, anche per stimolare i partecipanti alla insolita gara di generosità. Ed emozioni ce ne sono state, tante: gli autori che timidamente proponevano le proprie opere, quasi increduli degli applausi e del successo; il pubblico che partecipava commosso al pathos che, pur tra scherzi e sorrisi, aleggiava tangibilmente sul palco; la voce di Viola incrinata dalla commozione nella lettura del brano di Magdalen Dragonash poi risultato vincitore; tutto un mix, insomma, di altruismo, emozione, poesia e varia umanità che ancora una volta ci ha fatto capire che ricevere è bello, ma dare lo è ancora di più.
Pinovit Pinion
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