Una serata ricca di spunti e di dibattito che si è svolta ieri sera a Solaris con l'avvio del progetto "Le donne di Second Life" by #BabyPooley and #IRPPS #CNR in collaborazione con #2LEI (http://secondlife2lei.blogspot.it).
Sono emersi tanti punti di vista tra reale e simulato, tra immersivi e augmented, tra esperienze di uomini e donne, tra pensieri e sentimenti sintetici e non... Esiste un confine o una fusione dell'uno e dell'altro di queste due realtà simili ma così diverse, dove comunque si vivono le proprie esperienze. Il punto è forse questo la nn distinzione i sentimenti come è emerso dal dibatto sono sentimenti, cambia la realtà e la velocità, e forse così il gioco per alcuni non lo è più.
#Secondlife diventa così un vero e proprio "contenitore", come ribadito più volte dagli ospiti della serata, uno strumento per alcuni, un simulatore per altri, un modo di fare cose o.... si potrebbe continuare all'infinito ma le esperienze vissute a volte sono così forti da essere così estreme in entrambi i sensi e spesso i sentimenti sono così intensi dove ad avere la peggio, a soffrirne sono le donne, dall'animo più nobile e fragile, dai pensieri più sensibili e più rispettosi degli uomini. Questo diventa un segnale forte che mette in discussione l'aspetto ludico del gioco, del reale e del simulato e per questo vi lascio con una citazione di Matrix:
Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello....Di seguito il commento della responsabile del progetto Ivonne BabyPooley Citarella
Interessante e proficuo in termini di riflessioni condivise si è svolta ieri sera la serata dedicata al Progetto "Le donne di Second Life" in un clima sereno e collaborativo.Importante anche la partecipazione degli uomini e la condivisione delle loro esperienze e del loro sentire all'interno del mondo virtuale.L'esperienza avatariana può assumere da persona a persona una valenza diversa ma lungi dal pensare per tutti, in modo indistinto, che si sia solo dei "pupazzetti" senza anima e che tutto sia solo un gioco. L'aspetto ludico rimane fine a se stesso e viene colto da tutti, ma da tutti bandito dai rapporti interpersonali e intimi.Ringrazio tutti coloro che sono riusciti a a venire e che hanno avuto il piacere di raccontare la loro esperienza consentendomi/ci di vedere e "sentire" con occhi diversi.Grazie!
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